Descrizione

Centro agricolo che, sorto su un pianoro, oggi raggruppa attorno al borgo medievale aggregati urbani più recenti: Monte Amiata-versante Grossetano, Montegioni, Montenero e Prato delle Macinaie, dove si trovano gli impianti di risalita per le cime dell'Amiata. Il profilo territoriale è discontinuo, a tratti aspro. La posizione geografica ha consentito lo sviluppo delle strutture turistiche, in particolare per gli sport invernali, determinando un incremento notevole del terziario a fianco della tradizionale attività agricola e dell'artigianato. L'andamento demografico dei castelpianesi è caratterizza da un indice di invecchiamento particolarmente elevato. L'edificio più rappresentativo del borgo medievale è la Torre Aldobrandesca detta dell'Orologio; assunta a simbolo della comunità, nello stemma comunale ha preso il posto del castagno, il più antico richiamo agli splendidi boschi circostanti.  

Centro agricolo che, sorto su un pianoro, oggi raggruppa attorno al borgo medievale aggregati urbani più recenti: Monte Amiata-versante Grossetano, Montegioni, Montenero e Prato delle Macinaie, dove si trovano gli impianti di risalita per le cime dell'Amiata. Il profilo territoriale è discontinuo, a tratti aspro. La posizione geografica ha consentito lo sviluppo delle strutture turistiche, in particolare per gli sport invernali, determinando un incremento notevole del terziario a fianco della tradizionale attività agricola e dell'artigianato. L'andamento demografico dei castelpianesi è caratterizza da un indice di invecchiamento particolarmente elevato. L'edificio più rappresentativo del borgo medievale è la Torre Aldobrandesca detta dell'Orologio; assunta a simbolo della comunità, nello stemma comunale ha preso il posto del castagno, il più antico richiamo agli splendidi boschi circostanti.  

Storia

Il Casale Plana, antica denominazione del borgo medievale, si trova citato nei documenti dell'Abbazia dell'Amiata a partire dall'890, ma sembra che la zona fosse abitata sin dal paleolitico. Dopo il Mille, il territorio è compreso nella contea degli Aldobrandeschi del ramo dei Santa Fiora e nel 1331 è acquistato dalla repubblica di Siena. Tutta la regione viene annessa nel XVI sec. al granducato mediceo, in seguito dei Lorena e, nel 1860, al Regno d'Italia dei Savoia. I monumenti storici più importanti sono principalmente d'età medievale, come le antiche fortificazioni di Montenero o il borgo di Montegiovi. Centralissima la Torre guelfa dell'Orologio, e sempre all'interno dell'abitato la Pieve di San Leonardo, la Chiesa Piccina del SS. Sacramento, l'Oratorio della Confraternita e l'eccezione della chiesa barocca dell'Opera, luogo di culto della nobile famiglia Nasini. I numerosi edifici sacri dei dintorni proseguono questo percorso religioso ed artistico di grande intensità e interesse: a Noceto, le chiese di Santa Lucia, San Biagio e Santa Flora, e a San processo, i ruderi del convento francescano.  

Il Casale Plana, antica denominazione del borgo medievale, si trova citato nei documenti dell'Abbazia dell'Amiata a partire dall'890, ma sembra che la zona fosse abitata sin dal paleolitico. Dopo il Mille, il territorio è compreso nella contea degli Aldobrandeschi del ramo dei Santa Fiora e nel 1331 è acquistato dalla repubblica di Siena. Tutta la regione viene annessa nel XVI sec. al granducato mediceo, in seguito dei <a target='_blank' href='vediNota.php?reg=TOS&parola=LORENA'>Lorena</a> e, nel 1860, al Regno d'Italia dei Savoia. I monumenti storici più importanti sono principalmente d'età medievale, come le antiche fortificazioni di Montenero o il borgo di Montegiovi. Centralissima la Torre guelfa dell'Orologio, e sempre all'interno dell'abitato la Pieve di San Leonardo, la Chiesa Piccina del SS. Sacramento, l'Oratorio della Confraternita e l'eccezione della chiesa barocca dell'Opera, luogo di culto della nobile famiglia Nasini. I numerosi edifici sacri dei dintorni proseguono questo percorso religioso ed artistico di grande intensità e interesse: a Noceto, le chiese di Santa Lucia, San Biagio e Santa Flora, e a San processo, i ruderi del convento francescano.  

Economia

È questo uno dei centri più organizzati del comprensorio dell'Amiata, dove il confronto tra l'andamento delle principali risorse economiche, agricole e turismo, e la qualità della vita locale, in termini di servizi e strutture di base, consente di porre il comune nella media delle rilevazioni socioeconomiche nazionali. Lo sviluppo del terziario ha compensato i contenuti sbocchi occupazionali dell'attività agricola, dell'artigianato e della esigua produzione alimentare. Efficienti gli impianti e le attrezzature per gli sport invernali nelle diverse stazioni dell'Amiata (inclusa una scuola di sci); il soggiorno estivo può contare su due aziende agrituristiche, un campeggio e alcuni di campi da tennis. Grazie a questa formidabile spinta tutto il comune è cresciuto divenendo sede di un presidio ospedaliero e di una guardia medica, di uno sportello Inps, di una stazione del Corpo forestale dello Stato e, oltre alle scuole dell'obbligo, di un liceo scientifico, senza trascurare la cultura e lo svago con una sala cinematografica, un museo ed uno stadio. Altrettanto significativo l'insediamento di vari sportelli bancari e la programmazione radiofonica di una locale emittente privata.  

È questo uno dei centri più organizzati del comprensorio dell'Amiata, dove il confronto tra l'andamento delle principali risorse economiche, agricole e turismo, e la qualità della vita locale, in termini di servizi e strutture di base, consente di porre il comune nella media delle rilevazioni socioeconomiche nazionali. Lo sviluppo del terziario ha compensato i contenuti sbocchi occupazionali dell'attività agricola, dell'artigianato e della esigua produzione alimentare. Efficienti gli impianti e le attrezzature per gli sport invernali nelle diverse stazioni dell'Amiata (inclusa una scuola di sci); il soggiorno estivo può contare su due aziende agrituristiche, un campeggio e alcuni di campi da tennis. Grazie a questa formidabile spinta tutto il comune è cresciuto divenendo sede di un presidio ospedaliero e di una guardia medica, di uno sportello Inps, di una stazione del Corpo forestale dello Stato e, oltre alle scuole dell'obbligo, di un liceo scientifico, senza trascurare la cultura e lo svago con una sala cinematografica, un museo ed uno stadio. Altrettanto significativo l'insediamento di vari sportelli bancari e la programmazione radiofonica di una locale emittente privata.  

Relazioni

Particolarmente intensi gli scambi istituzionali e commerciali in genere con i comuni limitrofi, tutti del comprensorio dell'Amiata. L'ultima Domenica di settembre, a Montegiovi, si celebra la Madonna degli Schiavi, mentre il 9 ricorre la fiera del bestiame e delle merci, nuovamente allestita a gennaio e dopo Pasqua. Tra agosto e settembre, infine, l'appuntamento è con la recente e lodevole mostra del comune intitolata alla civiltà contadina e artigiana. L'8 settembre si festeggia Maria SS. Delle Grazie, protettrice del paese, ed in questa occasione si corre il Palio storico nelle vie del centro.

Particolarmente intensi gli scambi istituzionali e commerciali in genere con i comuni limitrofi, tutti del comprensorio dell'Amiata. L'ultima Domenica di settembre, a Montegiovi, si celebra la Madonna degli Schiavi, mentre il 9 ricorre la fiera del bestiame e delle merci, nuovamente allestita a gennaio e dopo Pasqua. Tra agosto e settembre, infine, l'appuntamento è con la recente e lodevole mostra del comune intitolata alla civiltà contadina e artigiana. L'8 settembre si festeggia Maria SS. Delle Grazie, protettrice del paese, ed in questa occasione si corre il Palio storico nelle vie del centro.

Località

Casidore, Collevergari, Leccio, Marrona, Montegiovi, Montenero, Pian del Ballo, Tepolini

Casidore, Collevergari, Leccio, Marrona, Montegiovi, Montenero, Pian del Ballo, Tepolini

Fondi europei 2021-2027

Nella nuova Programmazione 2007-2013 della politica di coesione economica e sociale dell'Unione Europea il comune di Castel del Piano rientra nell'Obiettivo "Competitività regionale e occupazione". A partire dal 1 0 gennaio 2007 nelle aree rientranti in tale obiettivo l'impiego dei "fondi strutturali" europei punta a rafforzare la competitività, l'occupazione e l'attrattiva delle regioni, ad anticipare i cambiamenti socioeconomici, a promuovere l'innovazione, l'imprenditorialità, la tutela dell'ambiente, l'accessibilità, l'adattabilità dei lavoratori e lo sviluppo dei mercati. Cfr. Regolamento (CE) n. 1083/2006 dell’11 luglio 2006 recante disposizioni generali sul Fondo Europeo di sviluppo regionale, sul Fondo Sociale Europeo e sul Fondo di Coesione.